LE EDIZIONI D'ARTE DI GIULIANO GRAZIUSSI | |||||
Italo Mussa LA BELLEZZA ABBAGLIANTE DEL DISEGNO
Alberto Abate - Aulo - Carlo Bertocci - Renato Bianchini - Luigi Campanelli - Walter Gatti - Massimo Livadiotti
Cartella di 7 litografie firmate dagli artisti
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Aulo |
Alberto Abate |
Renato Bianchini |
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Per l'artista contemporaneo, il disegno rappresenta qualcosa di autonomo rispetto alla pittura e alla scultura. Sul foglio di carta si svela più "spessori" (dovuti anche all'acquarello e alla tempera). Con il suo "principio di realtà", mostra la propria materia più sottile, quasi in contraluce. Se il disegno esalta la linea e l'acquarello la trasparenza cromatica, la tempera irrompe nella superficie. Queste sfumature percettive danno agli spessori figurali un aspetto enigmatico e misterioso. Nelle opere si Aulo, Abate, Bertocci, Bianchini, Campanelli, Gatti, e Livadiotti la differenza di stile grafico è marcata non solo dalla tecnica, ma anche dalla poetica. Un "distinguo" importante, per comprendere la "qualità" grafica e l'ignoto spaziale violato. Dunque il disegno possiede una sua bellezza abbagliante, è l'ispirazione primaria dell'artista, la traccia luminosa dell'inconscio. lo sguardo sognante della mano. Il disegno innova il segno, ponendo alle immagini continui problemi di stile; spaziali, coloristici, luminosi. Lo stile apre le sue frontiere preziose al cominciamento della bellezza. Il primato del disegno l'hanno raggiunto la Transavaguardia e la Pittura Colta, da cui le nuove iconografie hanno tratto libero insegnamento. L'intima visione del disegno è plasmata e nutrita dai flussi gestuali, provenienti da un ignoto immaginario. Segno e colore attraversano la chiarità apollinea e dionisiaca, delineando così istantanee fantasie. Ma il disegno non precede la pittura, è un progetto dolce e autonomo ella finzione dell'arte. Aulo, Abate, Bertocci, Bianchini, Gatti, Campanelli e Livadiotti sono disegnatori colti, visionari neomantici e neometafisici. Per loro la pratica del disegno è una filosofia che riguarda l'ignoto e la sua armonia drammatica. Nei loro disegni c'è voluttà, bellezza, mistero, frammenti di sculture antiche, maschere, "grotteschi". Ma c'é anche dell'altro: l'indescrivibile, cioè l'astrazione che annebbia tutto con folate di speranza e timori. L'arte degli anni '80 è attraversata da epifanie che sconvolgono la spazialità lineare della storia, attraversando il disegno. L'apparizione iconografica conserva sempre qualcosa di sconosciuto. E' il "fuggevole istante di eternità" di Joyce o la "eternità nascosta" di Rilke. Così l'arte del disegno è un archè essenziale, privo di "esteriorità", dove il reale diventa surreale, la visione del mondo un'avventura introspettiva, la nostalgia del passato un salto acrobatico nel mito, la fantasia il riflesso notturno-diurno di misteriose profondità. Ora le contrapposizioni, classico e romantico, lineare e pittorico, hanno generato qualcosa di nuovo: le iconografie anticlassiche, tra sacro e profano. L'arte del disegno sconvolge l'oscurità filosofica, e si pone come assoluta apparizione visiva: da effetto desiderante, è diventata, per l'artista, il desiderio stesso Italo Mussa |
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Luigi Campanelli |
Carlo Bertocci |
Walter Gatti |
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Massimo Livadiotti |
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serie di 7 litografie ad illustrare "La bellezza abbagliante de disegno", firmate e numerate ognuna dagli artisti Tiratura: 300 esemplari di cui 250 in numeri arabi e 50 in numeri romani
Misure: cm. 20x14 ognuna.
Ognuna autenticata con timbro a secco Giuliano Graziussi Editore in
Venezia Giugno 1986
per maggior informazioni: palagraziussi@tin.it |
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